Un aspetto essenziale che deve assolutamente essere rispettato è la struttura della lezione. Con questo termine si intendono le fasi fondamentali che compongono un allenamento sportivo e pertanto anche una sessione di walking.

• RISCALDAMENTO
• FASE CENTRALE
• DEFATICAMENTO
• STRETCHING

Le quattro fasi sono ugualmente importanti e devono essere presenti in ogni lezione, indipendentemente dalla durata, intensità o tipologia.

La fase di riscaldamento è la fase in cui portiamo l’organismo, come dice il nome stesso, ad un riscaldamento ottimale, attraverso esercizi da effettuare a tappeto fermo, che aumentano la capacità respiratoria e sciolgono le articolazioni come ad esempio: rotazioni del collo, delle spalle, delle anche e delle caviglie; dopodiché  si può iniziare a camminare con una velocità molto bassa portando l’attenzione sulla corretta postura e sulla respirazione. In questa fase utilizzeremo brani musicali con una velocità che va dai 70 a 80/85 BPM.

La fase centrale coincide con quella più intensa e va gestita come se fosse una lezione all’interno della lezione.  E’ importante infatti sottolineare che quando si passa dal riscaldamento alla fase centrale l’aumento della velocità e dell’intensità deve avvenire in modo graduale, così come quando si passa dalla fase centrale al defaticamento. La fase centrale è il cuore della lezione ed è quella che contiene le caratteristiche particolari che contraddistinguono il tipo di lezione scelta. In questa fase i brani musicali hanno una velocità che va dai 90 ai 120/125 BPM.

Il defaticamento prevede che, in modo graduale, il battito cardiaco e il ritmo respiratorio ritornino alle condizioni normali. Rimane  parte integrante della lezione e non va mai trascurato. In questa fase portiamo di nuovo l’attenzione sulla postura e sulla respirazione. Se nella fase centrale è stato utilizzato qualche esercizio specifico lo si può effettuare anche durante il defaticamento, ma sempre in modo blando, mantenendo la concentrazione su postura e respirazione. La velocità dei brani musicali va da 80 a 100 BPM.

Prima di iniziare lo stretching fermiamo il tappeto diminuendo in modo graduale la velocità; è consigliabile una volta che il tappeto è fermo, mantenere per qualche istante le gambe in movimento attraverso una camminata blanda sul posto. A questo punto possiamo effettuare degli esercizi di allungamento muscolare avendo cura di mantenere movimenti molto fluidi abbinati ad una corretta respirazione. La musica utilizzata sarà rilassante e quasi senza ritmo.


L’ISTRUTTORE DI WALKING

Andiamo ora ad analizzare il ruolo dell’istruttore nella lezione di Walking. E’ importante chiarire sin dall’inizio che in una lezione di qualsiasi attività fitness l’elemento che fa veramente la differenza è proprio l’istruttore. Negli ultimi anni abbiamo visto nascere tantissime attività fitness più o meno nuove trascurando a volte l’aspetto riguardante la capacità di insegnarle. Voglio dire con questo che non basta proporre il corso di moda o del momento per avere il successo garantito, ma è di fondamentale importanza che tale corso venga gestito con competenza e professionalità.

Le principali caratteristiche dell’istruttore di Walking sono: la professionalità, le capacità relazionali e la capacità di coinvolgimento.

L’istruttore professionale è molto ben preparato tecnicamente ed è perfettamente in grado di gestire l’intera lezione con disinvoltura e naturalezza. E’ consigliabile evitare l’eccessiva improvvisazione nel gestire le lezioni ma allo stesso tempo è sbagliata anche una  programmazione esagerata; il metodo più indicato è quello che prevede una impostazione della lezione con una linea guida da seguire, la scelta dei brani musicali e la tipologia di allenamento; fatto questo l’istruttore deve sempre essere in grado di gestire le eventuali variabili come ad esempio l’arrivo di un nuovo allievo piuttosto che il mal funzionamento di un tappeto.

Ricordiamoci che se vogliamo allenare le persone dobbiamo essere i primi a dare l’esempio curando la nostra forma fisica, altrimenti corriamo il rischio di non essere coerenti con ciò che facciamo.

Le capacità relazionali per l’istruttore sono fondamentali, tanto quanto la professionalità. L’aspetto comunicativo-relazionale consente di mettere le persone che partecipano alla lezione a proprio agio e permette all’istruttore di svolgere la sua mansione al meglio. La lezione infatti non comincia quando salgo sul tappeto ma quando entro in sala (possibilmente per primo) accogliendo le persone con cortesia e serenità.

E’ opportuno quindi ricordarsi soprattutto di:

• chiamare le persone per nome;
• mantenere un atteggiamento aperto utilizzando il contatto oculare (guardare negli occhi); 
• evitare che la nostra eventuale giornata storta influisca sulla lezione e soprattutto non farla pesare a coloro che vengono a fare il corso per divertirsi e rilassarsi.

Un altro aspetto molto importante sono i comandi verbali e non verbali. Quando parliamo facciamolo in modo chiaro e comprensibile, scandendo bene le parole e adeguando il tono di voce al momento della lezione; è consigliato l’uso del microfono. Oltre alla voce possiamo utilizzare i comandi non verbali (cueing); quando proponiamo un esercizio durante una lezione è meglio descriverlo prima che venga eseguito e poi dimostrarlo.

Ricordiamoci che spesso le persone tendono ad imitare ciò che facciamo in quanto il messaggio non verbale arriva in modo immediato. Infine ricordiamo che l’istruttore non fa lezione per sé ma per gli altri, non è in gara con gli allievi ma è al loro servizio pur mantenendo il controllo e la direzione della lezione.

La capacità di coinvolgimento permette all’istruttore di Walking di far appassionare i propri allievi alle sue lezioni. Ma come fa un istruttore a rendere le sue lezioni coinvolgenti?  Semplicemente utilizzando al meglio i due elementi precedenti: professionalità e comunicazione. Usando le nostre capacità tecniche, mantenendo una forma fisica ottimale e utilizzando al meglio le nostre capacità comunicative daremo soprattutto un grande esempio; evitiamo di ripetere lezioni uguali proponendo sempre qualche cambiamento, con semplicità ed entusiasmo.

Un errore che si commette spesso è quello di proporre lezioni standardizzate utilizzando la stessa musica abbinandola sempre agli stessi esercizi, creando quella sgradevole situazione in cui i partecipanti al corso arrivano ad anticipare i comandi dell’istruttore in quanto conoscono la lezione a memoria!

Affrontiamo le lezioni con entusiasmo e allegria. Se vogliamo che le persone che vengono a fare lezione siano felici e serene, noi lo dobbiamo essere per primi. Cerchiamo sempre musica nuova in modo tale da avere sempre un’ampia scelta. Un buon modo per coinvolgere e creare attesa sono le lezioni a tema; possono essere proposte in occasione delle feste (Natale, Pasqua, ecc.) oppure in particolari ricorrenze (es. anniversario della palestra).

Un altro aspetto molto importante da tenere in considerazione è come gestire l’arrivo di un nuovo allievo. Naturalmente spetta a noi accogliere il nuovo arrivato e fare in modo che venga ben accolto anche dagli altri frequentatori. Ricordiamoci che una persona nuova non è mai una scocciatura ma è sempre una risorsa che ci consente di rimetterci in gioco ogni volta.

Ricordiamoci che è proprio in queste caratteristiche che si gioca la differenza tra un istruttore mediocre e un istruttore eccellente sottolineando un fattore fondamentale: la flessibilità. Flessibilità intesa come la capacità di gestire qualsiasi situazione trasformando le difficoltà in opportunità. Fissiamoci bene in testa questa frase: “la parte più flessibile del sistema è la parte che controlla il sistema”; può sembrare un paradosso ma a pensarci bene sottolinea proprio la caratteristica più importante per un istruttore.

Ora che hai a disposizione tutti gli strumenti necessari mettiti semplicemente all’opera aggiungendo l’ultimo ingrediente segreto: il buon senso.

 

Se vuoi approfondire questo argomento partecipa al Corso per istruttore di walking

Vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, di questo testo senza autorizzazione scritta

Estratto dal manuale del Corso per istruttore di walking dello stesso autore


a cura di D.Trespidi
Laurea in Psicologia
Master trainer in walking
Docente formazione sportiva


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