Da quasi 25 anni promuoviamo formazione specifica nell’ambito dell’acquamotricità, indirizzata a differenti figure professionali che a vario titolo operano sfruttando i molteplici benefici offerti dall’ambiente acquatico.

Nel tempo questa platea si è andata allargando e, partendo dagli insegnanti di nuoto, di educazione fisica e dagli istruttori di fitness acquatico abbiamo in seguito raggiunto anche altre categorie professionali come le ostetriche e gli psicomotricisti.

Questo ha richiesto una parziale revisione degli obiettivi formativi, dei mezzi e dei metodi didattici impiegati nei corsi di formazione offerti, e in tutto questo lavoro ha trovato pieno fondamento un percorso che considerasse proprio l’acquamotricità il focus dell’attenzione, specie in quel delicato passaggio dall’acquaticità che caratterizza la didattica utilizzata nelle lezioni che l’operatore propone ai suoi allievi, che siano gestanti, bambini in età neonatale piuttosto che in quella prescolare.

Un Percorso di acquamotrcità con tre target differenti ma, se vogliamo, in successione logica fra loro: le gestanti, i genitori con i bambini 0/3 anni ed i bambini in età prescolare (3/6 anni). Da cui creare quelle professionalità che andranno ad operare in ambiti diversi ma dove il comune denominatore è l’acqua in tutto il suo potere di accoglienza.

Tre target e quindi tre corsi, fruibili singolarmente o all’interno del Percorso Formativo Consigliato. Il primo è il Master di acquamotricità prenatale, sviluppato in quattro giornate per un totale di 24 ore di lezioni.

Lezioni che saranno teoriche e pratiche in cui consolidare le conoscenze apprese durante le sessioni d’aula ed iniziare a trasformarle in competenze, attraverso giochi di ruolo e simulazioni di insegnamento che andranno meglio a chiarire i concetti esposti.

Il secondo è il Master di acquamotricità neonatale, della durata di due giorni per un totale di 12 ore di formazione in cui al centro avremo questo rapporto triangolare tra operatore e genitore, operatore e bambino ma, soprattutto, genitore e bambino. Quest’ultimo sarà il focus dell’azione del professionista che garantirà un adeguato sostegno alla genitorialità intesa ad affrontare i momenti più complicati nelle fasi apprendimento del figlio.

Ecco che qui il contributo dello psicologo, che farà parte dello staff di docenti, sarà determinante per analizzare le specifiche dinamiche che si verificano durante il lavoro dell’operatore in rapporto costante con l’adulto, oltre che con il bambino.

Il terzo corso è il Master di acquamotricità prescolare, della durata di due giorni e 12 ore di formazione, dove questa volta al centro avremo il bambino autonomo e non in contatto con l’adulto, che impara, giocando, ad acquisire maggiore sicurezza ma anche rispetto dell’ambiente in cui si trova, accelerando lo sviluppo delle sue capacità motorie.

La gestione di questi piccoli utenti, considerate le loro esigenze e necessità, richiede specifiche competenze anche, se non soprattutto, relazionali che verranno ben analizzate durante le lezioni con lo psicologo dell’età evolutiva che fornirà conoscenze e spunti pratici.

Tre corsi, un Percorso di Acquamotricità, che andranno a costruire quel corredo tecnico necessario ad un operatore professionale per entrare in contatto con realtà e situazioni diverse, ma pronto a rispondere alle esigenze del proprio pubblico con efficacia.

Per tutte le informazioni sui programmi e sulle date di svolgimento è sufficiente cliccare sui link dei singoli corsi o su quello del Percorso di Acquamotricità.

 

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